Bene, dopo quasi due mesi di pausa (:() forzata (grrrr) finalmente ci troviamo dinanzi una altra spero avvincente sessione della giocata che, come da forum, stravolgerà il modo di concepire stesso :) :P
Su richieste del dm, ma in fondo anche per bisogno personale, ho compilato quaesto breve sunto della situazione attuale, soffermandomi sugli ultimissimi eventi. Esso ha valore parziale, ottimo per una pragamatica carrellata di eventi, magari per sapere in breve come stanno le cose. Ci sarebbero aggiungere molte altre cose, ma, proprio per il motivo sopra elencato, non mi sono voluto ulteriormente sbilanciare.
Buona lettura e chi volessse farlo, e buona giocata a noi poveri dipendenti (parlo per me prima di tutto :P) dal gdr :P
P.s.: ringrazio Alexander, la cui discussione filosofica avuta questa mattina, mi ha fatto ritornare alla mente quanto fosse bello interpretasre un personaggio come Ibn Sina. Per cui spero che, un giorno o l'altro, riprenderemo a giocare degnamente la Skias. :)
I Quattro maledetti e la terribile missione
Sopravvissuti a vari incontri nell'arena del barone Nusmenor, 4 individui (due umani e due elfi) riescono ad evadere. Durante la fuga, entrano in possesso di uno strano diario, del quale lo stesso barone Nusmenor non ne era il proprietario originario. Fuori l'arena, i 4 si imbattono in una esperienza tanto pericolosa quanto indelebile: un demone minore di Khorne, che il barone, per avidità e superbia aveva cercato di sottomettere e introdurre ai giochi dell'arena, sta facendo a pezzi le restandi guardie.
Morto il barone, sotto una tremenda maledizione, i 4 riescono a fuggire tra le foreste. Avanzano per alcuni giorni, con la consapevolezza di essere seguiti, sicuramente ricercati. Finalmente si imbattono in un piccolo agglomerato di case, periferia di Steinemburg. Alla ricerca di informazioni, Klaus cerca di instaurare un contatto con uno degli abitanti, agendo più furtivamente possibile. Tuttavia il forte temperamento dello stregone Alexander, in breve rende l'incontro un massacro. Il gruppo sa, del resto, che non devono essere lasciate traccie che possano aiutare i loro inseguitori.
L'unico che pare non preoccuparsi eccessivamente è l'elfo silvano, per il quale la sola presenza dei boschi è di per sè fonte di sicurezza. Il gruppo giunge infine a Steinemburg. Ma l'incontro più importante che, prima di entrare in città fanno, è quello con uno strano individuo, il cui nome risulterà essere Francois de Montaigne. Quest'uomo, dall'aspettto e atteggiamento di un folle, si rivela in breve essere fonte e stimolo per discussioni di un alto livello intellettuale, che suscitano gli interessi dell'elfo oscuro. Ma ciò che per tuttavia maggiormente stupisce, è che quest'uomo, abbandonato dalle proprie divinità, è riuscito a sostenere se stesso, e il proprio potere, da sè, espressione di una volontà che non può che trascendere il mortale.
Il paladino, in breve, sembra intenzionato a dirigere il gruppo vero una pericolosa missione. La promessa, è cosa certamente da chiunque ambita: il potere, il potere di distruggere, il potere di porre fine all'essere del mondo, che il paldino nichilista non pensa due volte ad affermare come sofferenza. Ma, ancora non si è pronti, e non è solo un'insicurezza dei fuggiaschi, ma il messaggio chiaro e conciso di un sogno, che i 4 hanno.
Bisognerà recarsi a sud, tuttavia passando per Mordehim, la città dei pazzi, l'arena del proprio addestramento. Lì, un uomo noto a Montaigne, proporrà varie missioni, che non saranno altro se non "addestramento", per la più importante, ovvero il recupero di una chiave, fondamentale per la riuscita dell'impresa. Poi a sud, nei caldi deserti brulicanti di insidie e avversità... ma non sarà il folle paladino, rivelatosi come l'ormai scomparso re di Bretonnia a seguire i 4 (che invero sono 5, dato che, l'arrogante pistolero ha preso con se un giovanetto a cui aveva dato la libertà nell'arena, e che ora riincontra).
Lui, è solo la prima importante vittima sul cammino dei 4. Ma un altro incontro si prospetta in breva al gruppo; e non piacevole. Degli esploratori, probabilmente avanguardie di un gruppo più vasto, si fanno avanti, Lo scontro tuttavia è breve, anche al seguito dell'intervento di uno strano individuo, che si rivela essere un mezz'elfo, un mezz'elfo oscuro. E addita Ibn Sina come leggittimo padre! Ma il colloquio/scontro tra i due non è destinato a durare a lungo.
Ancora una volta, l'ormai irrimediabilmente sfregiato Alexander, con spavaldezza irrequieta, invoca le smodate forze del caos, con la comprsa di un orripilante abominio del Chaos. La battaglia, soprattutto per il feroce mezz'elfo, che si ritrova in prima linea, è funesta, e in breve, egli fugge, ripromettendosi di riincontrare il padre, e, possibilmente, in tale occasione, ucciderlo. Invece, Enialis (il quale, durante il giorno, era stato soggetto al dono della capacità di mutazione in creatura della natura dalla propria divinità - con conseguente iniziazione all'ordine druidico che si completerà con una sfida mortale), non può fuggire: quell'essere, sebbene molto più forte, va eliminato. Per Klaus invece, un'altra seccatura, Per Ibn Sina, che poco tempo prima aveva augurato al druido curante il ferito stregone folle di non pentirsi mai di tale azione, una nuova sfida, in un moto d'orgoglio, già ferito dall'incontro col figlio e dalla consapevolezza di essere ancora nulla, niente mischiato con nessuno.
5.15.2007
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3 commenti:
E si alla faccia della discussioncina filosofia leggera leggera... alle 11:00 ero appena uscito da scuola... alle 14:00 uscivo da casa di Saro.
Abbiamo attraversato l'intero itinerario che Heidegger aveva fatto in 35 anni, con l'aggiunta delle nostre considerazioni che valgono altri 5 anni. Insomma Saro siamo più vecchi di 40 anni adesso.
Il riassunto va bene per ricordarsi i punti salienti, ma ci sarebbero pure i riassunti di Enialis... che coincidono in maniera estesa però col riassunto generale fatto da te... che faccio li metto?
E perchè no? In fondo, un punto di vista in più sulla faccenda è sempre utile!
Postali,Koriou.
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