Scappa il bastardo. Se la da a gambe, maledetto stupido dalla faccia sfregiata. Corri, corri a perdifiato. Pensi che ti lascerò andare? Trovi che io possa avere voglia di farti sparire nelle ombre? Pensalo, a me fa comodo che sia così. Per quel che mi riguarda puoi anche pensare che io potrei essere il tuo migliore amico.
Idiota. Lascia tracce ben visibili in tutte le direzioni. Ti sei anche perduto nella foresta, povera piccola anima indifesa. Ringrazia chi ti ha maledetto, o benedetto, o qualunque cosa ti abbia fatto quel pezzo di merda. E' l'unica cosa non mediocre che abbia fatto in vita sua. Ti avrei già sgozzato, insulso folle dei miei stivali. E non credere che sarei stato buono. Avresti fatto la fine che meriti, pecora asciutta tra le pecore. Il mio falcetto sarebbe bastato. Riservo le mie pallottole per occasioni molto più importanti e per gente molto più interessante. Si, perché anche quelle porcherie che invochi, infondo, sono molto più interessanti di te.
Ah, ecco delle orme fresche. Sei proprio furbo, caro amico mio. Sei passato di qui ben cinque volte. Che incredibile senso dell'orientamento. Ci sono buone probabilità che tu muoia di fame, quasi quasi sono tentato di lasciarti qui.
Quei tre mi seguono. Buon per loro. Infondo mi servono, soprattutto quello col lupo. Soprattutto il lupo. Potrei far perdere anche loro, ma non credo sia il caso. Sempre pecore, ma almeno queste potrebbero dare latte.
Ah, eccoti lì, mio carissimo amico. Hai il fiatone? Ti senti per caso braccato? No, sai che non posso farti del male, non sento l'odore della paura provenire da te. Male, molto male. Dovresti temermi. Potrei farti saltare una o due ciocche di capelli da qui senza correre il rischio di spappolarti quella stupida testa che ti ritrovi. Ma si da il caso che qualcuno abbia deciso che io non possa farti del male. Non lo sopporto. Ti rende particolare, e tu non hai le caratteristiche per essere particolare. Strisci come quegli altri due che mi stanno dietro, non sei in grado di camminare come me. Come sei patetico. Come siete patetici. Non puoi farmi del male, lo sai? Che brutto figlio di baldracca ha ordito questo inganno? Oh, stanne sicuro, troverò il modo di farti comunque un taglietto. E appena lo avrò trovato sarai fottuto, caro amico mio.
Intanto sto pensando ad una cosa. Quel ragazzino è ancora dietro di me. Molto bene. E' pallido, pare che anche lui stia per tirare le cuoia. Poco male, infondo mi annoiava l'idea che potesse esserci qualcuno di superiore oltre me in questa fottutissima accozzaglia del cazzo. Ci hai provato, giovane, e promettevi pure bene. Ma sei mediocre, e mediocre rimarrai fino alla tua fine. Testiamo perlomeno la tua fedeltà.
Eccomi qui, faccia di scimmia. Chi è che ti avrebbe pitturato quella faccia? Non funziona, carissimo il mio mediocre. Dipingiti il viso quanto vuoi, scalcia e sbatti i piedi. Sei quello che sei. Non puoi innalzarti, nemmeno se ci mettessi tutte le tue forze. E non mi pare che i tuoi sforzi vadano in quella direzione, caro il mio faccia pacchiana. Quanto sei brutto.
Vorrei darti una pedata, ma ho deciso che ti bloccherò.
Cos'è, ti ribelli? Fallo pure, tutto ciò accrescerà la mia convinzione sul fatto di esserti superiore. Perché comunque ti sottometterò, puoi starne certo.
Visto? Ti ho bloccato. E ora cosa fai? Mi punti il coltello contro? Hai guadagnato qualche punto, perlomeno sai essere comico. Non che ciò ti elevi come essere intelligente, ma sarei quasi spinto a considerarti come una pecora da latte, quasi alla stregua di quegli altri due.
Sortilegi. Ancora sortilegi, vero misero adepto? Non sai combattere mettendo il tuo corpo e la tua intelligenza nella battaglia, sai solo leccare i piedi per ottenere favori. No, non sei nemmeno una pecora asciutta. Sei anche sterile come pecora. E il tuo vello è anche bruciacchiato. Non perderei tempo con te nemmeno per recuperare qualche ciocca di lana. Sei solo carne da macello.
Cosa hai fatto apparire questa volta? Sei tu che li comandi? No, non ti obbediscono, ne sono certo. Nemmeno ti considerano quelle porcherie che ti ostenti a richiamare da chissà quale posto. Cos'è, ti piacerebbe che fossero ai tuoi servizi? Anche loro, ultimi stronzi tra gli stronzi, ti snobbano. Non ti basta già come risposta? Come tu riesca a farle apparire non mi è chiaro, ma sei solo un tramite, non un'origine. Ecco la differenza tra di noi. Io sono la prima lettera, tu una fra le tante che si trovano al centro.
Ah, sei sempre più divertente! Ordini a quella schifezza di attaccare il ragazzo. Cos'è, pensi che la cosa possa dispiacermi? Trovi che me ne possa importare di lui più di quanto me ne importi di qualsiasi altra persona nel raggio di migliaia di passi? Ragioni poco e male, faresti meglio a non ragionare direttamente e a conservare le energie per arrancare in questo schifo di posto.
Ah, guarda. Il tuo cagnolino lurido ci ha provato a colpirlo. Pare quasi che ti ascolti. Peccato che non sia altro che una schifezza. Non è nemmeno utile come cibo. Almeno quello dell'amante della natura lo potrei macellare.
Cos'è, quei due hanno deciso di vendere cara la pelle? Non sentono l'odore di morte che arriva da quella porcheria su quattro zampe? Va bene, che rischino, li aiuterò finché non mi sarò accertato di una cosa.
Tu, ragazzino, prendi questa mia insulsa arma. Per te va più che bene, non hai le capacità per tenere in mano il mio archibugio, e anche se le avessi non te lo affiderei.
Colpiscilo. Colpisci quella pecora. Fammi vedere se riesci a fargli sgorgare del sangue. Anche una goccia va bene. Dimostra di essere qualcosa in più che una pecora.
Cosa c'è, faccia dipinta male, vorresti fare del male al ragazzo? Te lo leggo negli occhi, in questo momento sei più simile a un cane randagio bastonato. Provaci, e che vada come deve andare. Vedremo chi è migliore tra voi due. Non lo difenderò, vai pure tranquillo.
Ah, un altro dei tuoi sortilegi. Approfittane, finché puoi. Credi che non mi sia accorto di come strabuzzi gli occhi ogni volta che usi quelle arti? Non sei adatto nemmeno a quello.
E tu cosa fai, amante della natura? Tra tutti sei quello che mi serve di più. Anche tu usi quelle arti? Hai le mani infuocate. Non ti ha insegnato tuo pa... tuo pa... Non ti hanno insegnato che toccare il fuoco è pericoloso, amante della natura? Attento a non bruciare la tua lana, non ti rimane molto oltre a quello. Ah, sai pure scagliarlo lontano quel fuoco. Quasi quasi mi stupisco. Si, mi mettete in soggezione, maledetti utilizzatori di sortilegi del cazzo. Ma non potete farmi del male, per cui rimango comunque sopra di voi. E comunque non sai nemmeno lanciare bene, mediocre. Cosa credevi, che fosse così facile colpire da lontano? Uno come te con una delle mie armi in mano sarebbe il migliore degli spettacoli quando la sera non ho nient'altro da fare che grattarmi la nuca. Immagina, amante della natura. Io che osservo e tu che ti buchi una gamba con un pallettone. Quante risate mi farei. E' vero... Posso farmi del male da solo? Devo provare anche questa possibilità. Ma non qui. Per ora devo testare altre cose.
E tu cosa combini, essere simile all'amante della natura? Ah, quanto siete uguali, due gocce d'acqua. Tutti gli stessi voi con le orecchie a punta. Te la tiri, vero? Parli piano, con voce affettata. Fai il saggio. Mostri di riflettere sulle tue azioni. Potrei anche dirti che sei il migliore, ma la verità è che anche tu usi le stesse arti degli altri due, e già questo ti rende uguale a loro. Se fossi capace di farti del male, chi credi che sopravviverebbe? Tu con le arti di sortilegio o io con la mia intelligenza? Fai le somme. La tua testa sarebbe spalmata a terra prima che tu possa anche solo considerare l'idea di colpirmi. E che stai facendo adesso? Guardi il ragazzo e blateri qualcosa. Cosa vuoi fargli? Stai attento e bada bene: non me ne frega nulla di lui, ma manda a monte la mia prova e la prossima volta potrei usare te come cavia.
Bene, ho colpito quella porcheria su quattro zampe. Infondo non è così spaventoso come sembra. Peccato che io non abbia tutta questa voglia di restare qui per provare fin dove può arrivare. A differenza di quegli stupidi conosco i miei limiti.
Oh, che spasso, tu con la faccia rossa provi a intimorire il ragazzo. Quello è più furbo di te, fidati. Ahah, che divertimento. Si uccide piuttosto. Quasi quasi mi fa pena.
TI HA COLPITO! TI HA COLPITO! Questo cambia tutto. Fuga ogni mio sospetto. Io non posso farti del male, ma posso fare in modo che qualcuno te ne faccia al posto mio. Posso fare in modo che ad ognuno di voi stolti sia fatto del male. Teniamolo in considerazione, la cosa potrebbe tornare utile. Per ora mi servite. Tutti tranne tu, faccia pitturata. Ma in futuro potrei anche decidere che ormai siete inutili.
E quello cos'è? Uno sciame. Hai tirato fuori uno sciame di locuste, detentore del segreto della furbizia? Ah, ma stai rantolando. Sei a terra e hai gli occhi fuori dalle orbite. Ti mangeranno, e non dovrò nemmeno darmi troppo da fare per levarti di torno.
Io me ne vado di qua. Anche l'orecchie a punta che sa parlare la mia lingua, o che almeno si sforza di farlo, proverà a scappare, ne sono certo. E tu che fai, amante della natura? Starai qui a vendicare una bellezza che già da tempo aveva abbandonato questo luogo? Si, rimani pure. Aggiungi sangue al sangue, uno o due non mi cambia nulla. E non credo cambi nulla a questo luogo, pare che ne abbia già bevuto tanto.
Meglio andare adesso.
Ehi, cosa fai stupido ragazzino? Chi sarebbe pazzo? E dove vorresti andare? Stai urlando di paura come una scrofa al macello. Che delusione. Ma voglio essere clemente con te. Non ti permetterò di essere additato da me come mediocre tra i mediocri. Mi sei servito, sei stato utile. Ti donerò una fine degna di un mio oggetto.
Guarda come cadi a terra. Muovi le braccia come se volessi volare. Vuoi spiccare il volo adesso, quando avresti potuto farlo mentre la tua testa era ancora salda e intera sul suo collo. Ecco cosa intendevo con clemenza. Lo vedi? Stai volando. Hai tenuto le ali chiuse per tutta la tua misera vita, adesso le muovi come uno splendido cigno mentre ti accasci al suolo. Ti ho donato bellezza alla fine. Ho fatto in modo che i tuoi ultimi passi fossero sublimi.
Con loro non sarò così buono. Loro mangeranno fango, o polvere. Ma non voleranno, stanne certo. Mirerò alle loro ali.
10.30.2007
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6 commenti:
Come detto,sono entusiasta del ritorno della Skias =)
Sembra un miracolo dopo 7 mesi,eppure tutti qui a rigiocare,entusiasmarsi,soffrire come se fosse la prima giocata.
Bravissimo Klaus col suo riassunto,mi è piaciuto tantissimo.
Si capisce molto di Klaus,personaggio unico e fantastico,ed è scritto ineccepibilmente.
che emozione leggerlo =D
Molto bello, ed emozionante, anche se già te lo avevo detto. Però Klaus si deve ricordare che se non fosse stato per Enialis, a quest'ora era morto. Quindi gli dovrebbe solo la vita...Ma è solo preso dal suo egoismo, e dalla sua voglia di essere diverso o superiore e quindi che deve capire... :-)
Concordo coi due sopra; davvero "penetrante".
Devo dire, e non vorrei peccare di presunzione, che io Klaus me lo sono immaginato più o meno così, così pieno di sé e talmente superficiale in ciò che non lo riguarda da non esser in grado di distinguere un nobile e leggiadro elfo oscuro da un rozzo e campagnolo elfo silvano!!!
Si, Klaus è stronzo ed egocentrico. E' il narcisista assoluto in un mondo che non tollera la differenza tra i soggetti come è il Kislev. E' il capitalista perfetto nel perfetto comunismo. E quindi un folle. E tale è con tutti. Eleva se stesso a suo ideale, e quindi si attribuisce la perfezione. Può esserci qualcosa di interessante, oltre questo?
Ma i t'accido!
Uaz Uaz uaz!Ma quante risate che mi farò XD
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