1.30.2007

Domani si giocaaaaaaaaaaaaaaaa!

Ragazzi mi raccomando;domani appuntamento da Rosario alle 19.30,puntuali.
Ci saranno scottanti rivelazioni sul passato del Demone Maggiore di Khorne,gossip sul defunto Mondred e accattivanti annotazioni sulla vita segreta nel Caos del Barone(con tanto di foto delle sue perversioni col demone maggiora di Slaanesh)
Non mancate =D

1.23.2007

Dall'Elfo Ladro

Oggi sto veramente esagerando a postare,tra un pò mi blindano la tastiera!!!chiedo scusa all?lefo ladro,a cui ho fregato questo piccolo aneddoto ma ci stava troppo!nel frattempo consiglio a tutti questo sito,dateci un occhio perchè fa morire =D

"Scontro frontale tra le due armate d'Elfi sulle coste di Naggarythe.Gli Elfi Oscuri, appena sbarcati assieme ai loro alleati di Slaneesh, vengono tempestati da nugoli di frecce prima, poi vengono caricati all'arma bianca da centinaia di guerrieri ombra.
Generale Elfo Alto:"Ricacciate in mare la feccia traditrice, per Aenarion il Difensore!"
Generale Elfo Oscuro:"Mantenete le vostre posizioni, guerrieri, nel nome d'Aenarion!"
EA:"Fermi tutti un momento, guarda che Aenarion è roba nostra!"
EO:"Ma se siamo noi i discendenti della sua stirpe!"
EA:"Ma non farmi ridere! Naggarythe ha raccolto l'eredità del Prode Capostipite, non i traditori come voi!"
EO:"Oseresti dire che Malekith non è figlio d'Aenarion?!"
Paladino di Slaneesh:"Ehm, scusate, noi vorremmo andare avanti con la battaglia..."
Elfi Alti ed Oscuri:"Fatti i c***i tuoi un momento!"
Voci da Ulthuan riportano che a distanza di settimane, un gruppo di studio stia ancora analizzando gli alberi genealogici, mentre i Paladini di Slaneesh giocano a salta il cavallino aspettando che la battaglia reinizi..."

Dal Sacro Tomo...

Si è appena aperta la stagione di caccia; http://sevendungeons.forumcommunity.net/ è il nuovo forum nato dall'esperienza del blog Skias Oneros,visto che le discussioni stavano diventando necessariamente più ampie e dunque meritavano un maggiore raggio d'azione.

Questo darà a questo blog la possibilità di concentrarsi maggiormente sugli aspetti peculiari della giocata,quindi riflessioni dei pg,riassunto e estratti del Sacro Tomo =D.Tanto per far fede a quello che ho appena detto,pubblico l'ultimo estratto.

..."Sebbene ora mi siano preclusi i cancelli che si ergono tra il mondo dei mortali e l'imperituro Regno del Caos,preferisco morire avendo sbirciato l'eternità piuttosto che essere estirpato dai freddi solchi della vita mortale.
Abbraccio la morte senza rimpianti,così come ho abbracciato la vita senza paura."

Anonimo Abominio del Caos

1.20.2007

D&D rulez.

Apro questo post quasi come una discussione da forum;quello che voglio promi è un interrogativo riguardo il manuale base.
Secondo voi,le classi del manuale base sono tutte fatta bene?Da un paio di mesi a questa parte sto studiando il sistema del manuale di Warcraft che prevede un ridotto sistema di classi base(solo 8) con magari un numero maggiore di cdp,ma sopratutto,un più sensato uso delle classi.
Addio dunque al ranger con gli incantesimi divini e benvenuto esploratore con il percepire trappole e la guarigione fatta con le erbe,paladino e druido scendono in cdp,molte classi vengono perdute...Insomma,quali sono le classi che secondo voi andrebbero modificate,abolite aggiunte?
Apro la discussione con la mia opinione;il ranger andrebbe sicuramente modificato(meglio qualcosa senza incantesimi divini) mentre il paladino funzione meglio come cdp =D dite anche la vostra!!!

1.17.2007

Adventus Daemoniacus

Le guardie caricavano affannate verso Klaus e Ibn Sina, vibravano i loro fendenti, mentre da sopra iniziavano a sentirsi i primi rumori di battaglia. Da dietro Enialis incoccava la freccia pronto a trafiggere chiunque si fosse avvicinato a lui, in prima linea anche Klaus e Ibn Sina facevano lo stesso, ma i dardi e i proiettili non ferivano le guardie.
Al centro della battaglia, immerso nei suoi tetri pensieri Alexander si preparava a chiamare a se le forze del Caos, l'energia scorreva pura dentro di lui, mentre dietro le guardie i portali degli abissi del Caos si spalancavano e appariva un tremendo Mastino di Khorne, appena una smorfia e una guardia fu trafitta da due aculei e sputando sangue cadde in terrà morta, fulminea fu l'azione del Mastino che reclamava sangue per il suo Dio.
La battaglia infuriava ancora, Alexander sentiva le forze venirgli meno, la sua umanità vacillava sotto le potenti energie del Caos, la sua furia magica una volta scatenata era inarrestabile. Mentre Klaus feriva l'unica guardia rimasta visibilmente scossa dall'apparizione, un urlo rimbombava nel corridoio e Alexander assalito da scariche elettriche segnava orribilmente il volto della guardia uccidendola. Ancora qualche impulso la percorreva quando stramazzava al suolo fra lo sconcerto generale.
Ma non era ancora finita, da una stanza sul fondo del corridoio provenivano dei rumori, Klaus con grande rapidità faceva sibilare un proiettile vicino alla testa di una guardia appena apparsa, che decisamente disinteressata ai fuggitivi recava in mano una pergamena, forse una missiva, di certo qualcosa di importante.
La guardia aveva appena il tempo di sentire il proiettile sibilare vicino alla sua testa che il mastino di Khorne correndogli incontro la trafiggeva con i suoi artigli e gustando il sangue che grondava dalla ferita tornava al suo regno, di certo contrariata mentre nell’aria riecheggiava la frase : ”Sangue per il Dio del sangue”. Ancora qualche istante e con una potente invocazione a Isha l'elfo silvano faceva crescere delle innaturali piante che avviluppavano il corridoio e chi vi si trovava all'interno, e bloccavano la fuga della guardia che di certo voleva sottrarsi a quella situazione, ma che trovava in quel frangente la forza di dire: “Non avrete mai il mio carico” e dicendo questo si trovava bloccata in quel roveto. Le piante crescevano continuamente rigogliose e a nulla servivano i poderosi colpi di falcetto di Klaus che cercava di sbarazzarsi di quella trappola vegetale. Mentre le piante si avviluppavano Ibn Sia con un balzo saltava sulle scale e scorgeva in cima ad esse la tanto agognata uscita, ma da fuori provenivano più forti di prima rumori di battaglia e una voce immonda permeava l'aria: "Sangue per il Dio del Sangue" urlava. La voce demoniaca riecheggiava nell'aria quando Alexander rendeva un tributo a Khorne innalzando al cielo il teschio grondante sangue di una guardia morta e guardando con disgusto le piante che inutilmente cercavano di avvilupparsi a lui lo scagliava in direzione dell'elfo silvano visibilmente scosso da tutto dell'immondo potere corruttore.
Ma la sua paura durava un istante, il tempo di sentire l'energia della natura fluire attraverso il suo corpo, giusto il tempo di incoccare ancora una freccia e trafiggere la guardia al petto condannandola a una morte atroce. Qualche istante e le piante sembravano ritirarsi e la guardia stramazzava al suolo, Klaus si avvicinava a lei e prendendola per le vesti sadicamente la vedeva morire, tra gli spasmi di chi muore soffocato, nel frattempo Ibn Sina attratto dalla battaglia fuori saliva le scale per scorgere meglio quello che poteva già immaginare da sotto.
La guardia ormai morta recava con se una pergamena, una volta aperta Klaus ne lesse il contenuto, si trattava di una missiva del barone Nusmenor mandata a una certa Madame Pustole e riferiva del ritrovamento di un diario e della missione che sarebbe seguita a quel ritrovamento, riferiva della missione come imminente e dei fondi necessari a svolgerla. Era bastato poco per capire che la stanza dalla quale era provenuta la guardia, la stanza in fondo al corridoio era lo studio del Barone, ed entrando si capiva subito. La piccola stanza ricolma di libri contabili, aveva una scrivania e un letto, nella scrivania un libro aperto recava anche delle annotazioni dello stesso Barone in merito all'andamento dell'arena. Oltre questo Alexander non scorgeva molto, ero troppo interessato alla scena fuori che lui scorgeva adesso attraverso un lucernario, la stessa scena la vedeva anche Ibn Sina adesso fuori. Un enorme demone di Khorne brandiva la sua enorme ascia, attorno a lui un gran numero di guardie che cercavano inutilmente di tenergli testa, ad ogni colpo delle teste volavano e il demone ruggendo innalzava ancora e ancora la sua immonda preghiera al Dio del Sangue.
All'interno della piccola stanza ancora si cercava, Klaus con una geniale intuizione scovava nel letto del Barone un piccolo diario, proprio quello di cui parlava la lettera, la scrittura era veloce e poco comprensibile, ma alcune elementi erano chiari, si parlava della scoperta del potere in una terra arida da parte dell'autore dello stesso diario.
Il diario continuava e accennava a numerosi elementi. Il nome di chi fece la scoperta era illeggibile visto che era stata bruciata la prima pagina, ma oltre si leggeva a chiare lettere la notizia di una spedizione in una terra arida da parte di un numeroso gruppo di uomini, il proprietario del diario nativo di queste terre si interrogava su quella spedizione giunta nel suo villaggio, si chiedeva cosa cercasse fra le sabbie della sua terra.
Alla fine lo scopriva, scopriva cosa cercavano e riusciva ad impadronirsene, parlava di un grande potere e della sua gioia per aver preso tale potere, inizialmente era felice, ma andando avanti la tristezza prendeva il posto della gioia. Si leggevano evidenti segni della sua corruzione operata dal potere e man mano le pagine divenivano tristi e ricolme di disperazione fin quando un giorno il diario si interrompeva dicendo: "Sono morto".
La lettura lasciava sconvolti e dubbiosi sia Klaus che Alexander, mentre Enialis era troppo intento ad aprire un cassetto della scrivania e di certo poco cosciente di quello che succedeva.
Qualche altro minuto e la pazienza di Alexander aveva raggiunto il proprio limite, rovesciando un candelabro su una pila libri prima accumulati dava fuoco a tutto, i fuggiaschi avevano giusto il tempo di fuggire dalla stanza portando con se il prezioso diario.
Correvano lungo le scale, erano affannati fuori ad attenderli lo spettacolo che si aspettavano, Ibn Sina già li da tempo assisteva quasi in estasi profondamente colpito da ciò che vedeva e udiva. Usciti fuori lo spettacolo era tremendo, il demone aveva mozzato il capo a numerose guardie e ormai poche gli tenevano testa, in tutti i sensi. Tra di queste, quello che sembrava il capo delle guardie, nella sua pesante armatura era ancora li a fronteggiare il demone che ad ogni colpo della sua possente ascia lasciava morte al suolo numerose guardie.
Ma l'orrore e il potere del Caos non si manifestava così semplicemente, attorno al demone l'aria sembrava sfocata il mutamento era intervenuto e un frammento di Caos adesso era li palpitante, e questo frammento riempiva l'aria di una canzone. La mente non voleva approfondirne la conoscenza, e si rifugiava in se stessa per evitare l'orrore delle mille voci demoniache che a più riprese innalzavano un canto al loro signore, un canto possente che faceva crollane quanti si opponevano al Caos, il canto così diceva:

Give it to me
I must have it
Precious treasure
I deserve it.

We are following
The will of the one
Through the dark age
And into the storm
And we are following
The will of the one
Through the dark age
And into the storm
Lord I'm mean.

Release me
From my pain
Give it to me
How I need it
How I need it.

I did my part
Now it's your turn
And remember
What you've promised.


Con queste parole i demoni cantavano il loro patto, queste parole ascoltava Ibn Sina in esse immerso totalmente. Quando vennero fuori Enialis rimase quasi sconvolto per la scena, la pioggia cadeva pesante da cielo e il terreno bagnava sprigionava odore di sangue, il sangue delle guardie che giacevano ai piedi del demone caprino che ancora compiva il suo massacro noncurante dei fuggitivi. Alexander giunto fuori, reggendo ancora il piccolo diario in mano rimase estasiato da quella scena sentiva il caos che era in lui chiamarlo, sentiva l'energia pura della magia pervaderlo e chiedergli ancora di liberare la distruzione nel mondo, subito dietro veniva Klaus che era rimasto sotto qualche istante di più, di certo pensieroso e pieno di dubbi per quello che aveva appena scoperto in quello studio. Alexander rimase qualche istante in estasi e poi una voce sovrapponendosi alle altre disse: I did my part, now it's your turn and remember what you've promised, la voce riecheggiava nella mente di Alexander che prendendo coscienza della situazione si preparava a rispettare il suo patto a portare mutamento nel mondo, e l’occasione di presentò prima di quando pensasse.
Quando il barone Nusmenor si accorse delle figure che giungevano dalle scale fece prima un espressione contrariata, ma quando il lucernaio del suo studio fu spaccato dalle fiamme che avvampavano dentro e quando rivolgendo il suo sguardo ad Alexander vide in suo pugno il diario emise un profondo urlo e contrariato oltre che irato corse in direzione del gruppo di fuggiaschi. Ma Alexander più rapido di lui chiama a se le energie del caos, e rinunciando alla sua umanità vede ancora una volta i portali dell'altro regno aprirsi e apparire un demone servitore di Slaanesh, il barone Nusmenor va direttamente contro questo essere immondo, ma la sua spada è troppo lenta, nel frattempo anche Klaus e Enialis prendono di mira il barone, mentre Ibn Sina decisamente disinteressato alla lotta resta immobile attendendo e osservando quella grande battaglia.
L'energia e lo spasmo della battaglia sono al culmine quando urlando
“Muori!” Alexander si lancia contro il Barone, gli afferra la spalla e un energia elettrica lo pervade ferendolo, appena qualche istante e il piccolo e veloce demone allunga la sua lingua e buca la spalla del barone che urlando e vedendo la morte avvicinarsi urla una maledizione all'indirizzo dei fuggiaschi, dice che mai avranno pace e che la sua maledizione li inseguirà in ogni regno ovunque fino alla fine dei loro giorni.
E lanciando questo pensante anatema cerca di fuggire, in questo istante il canto demoniaco si innalza più forte di prima e il demone di Khorne pregustando altro sangue per il signore del sangue alza la sua ascia al cielo e altre due guardie cadono al suolo orribilmente mutilate, tutti capiscono che è il momento di fuggire. L'elfo silvano sentendo forte il richiamo della foresta e soffrendo per quell'energia corruttrice che sente attorno a lui fugge verso la foresta che fa da contorno all'arena, lo segue subito anche Klaus che non ha molta voglia di vedere il demone avventasi su di lui.
Ibn Sina invece desiderando la morte del barone e destandosi in quell’istante dalla trance nel quale era caduto ascoltando le voci demoniache, scatta in avanti lo supera in velocità e gli si para di fronte, mentre Alexander sussurra qualche parola al demone di Slaanesh e mentre i suoi occhi ancora avvampano di furia magica fa qualche passo in avanti e sentendo ancora forte alle sue spalle l'influsso del Caos scaglia delle sfere di ghiaccio contro il barone che colpito alla schiena crolla al suolo morente, ma non si da per vinto e trascinando la sua carcassa più avanti mormora qualcosa, maledice ancora questi esseri che hanno infranto il suo sogno.
Ancora delle pensanti parole del Barone, quando il demone di Khorne mozza la testa dell'ultima guardia e a pensanti passi si dirige verso Alexander che ancora ricolmo di rabbia è costretto a scappare, Ibn Sina facendo una passo avanti sprezzante del pericolo che ha di fronte dice:
"There is no salvation from Chaos!" e dicendo ciò si allontana rapidamente mentre il demone minore di Slaanesh gli corre incontro e quasi rispondendo alla sua invocazione raggiunge il barone e compie uno dei più nefasti gesti che su questa terra possono essere fatti.
Afferra con la sua lunga lingua il collo del barone, ma non solleva una figura materiale, ma solleva un eterea figura urlante e strappandola fra atroci sofferenze dal corpo la trascina con se ancora urlante verso il regno del Caos, verso il proprio signore dove l'anima del barone non avrà più pace. Vedendo ciò, Alexander è profondamente scosso per le conseguenze del Caos, ma anche profondamente orgoglioso del proprio potere distruttivo, si volge indietro e vede l'ascia del demone incombere su di lui, così con uno scatto in avanti si allontana e passando sul corpo del Barone lo schiaccia al suolo mentre dice:
"I sogni sono sempre infranti", dicendo ciò allunga il passo e mentre la sua visione si fa distorta sente dietro di se il demone di Khorne che mutila il corpo del barone con un colpo secco e urlando la sua vittoria la cielo raccoglie le teste per il signore dei teschi.
I fuggitivi entrati nella foresta e sicuri di non essere seguiti dal demone corrono fino a una radura, la pioggia continua a cadere fitta anche sotto le fronde e loro ansanti finalmente si fermano, e decidono che è saggio fermarsi li. Enialis chiama a se il proprio compagno, un lupo e lo stesso fa Alexander, nel frattempo Klaus si è messo a cercare della selvaggina. Appena giunge l'abominio che Alexander ha scelto di legare a se il lupo di Enialis inizia a ringhiare, quella creatura demoniaca è ai suoi occhi un incredibile mostro, ma il suo padrone lo calma vedendo Alexander rannicchiato in un angolo decisamente scosso per gli eventi di quella giornata, lo stregone del Caos sente ancora le parole, sente il vincolo che lo lega al Caos e sente la sua umanità scomparire frammento dopo frammento. Non c'è molta voglia di parlare, si mangia qualcosa di buono dopo molti mesi e poi aiutandosi anche con la sua magia Alexander, Klaus ed Enialis creano un riparo dalla pioggia e fatto questo i fuggitivi piombano in un sonno profondo. La giornata è stata lunga e tremenda, la potenza del Caos si è mostrata in tutta la sua prorompente forza distruttiva ed ha in un certo senso aiutato i fuggitivi. Con tremende visioni ancora negli occhi tutti dormono.

1.16.2007

Dal Sacro Tomo...

Mammamia!
Che giocata,quella di ieri;è successo praticamente di tutto.E mentre attendiamo che Alèxander ci degni di un riassunto all'altezza(ahah!),mi prendo la briga di inserire un nuovo estratto,questa volta tenendo presente il buon lavoro fatto dal demone di Khorne,che ieri si è tirato via un bel pò di guardie (ma sopratutto per una forma di parcondicio,dopo l'elogio a Tzeench; notare ben che nemmeno il Master vuole attirarsi le antipatie di una dio del Caos =P ) Prima dell'estratto però vorrei mettere una lista di ringraziamenti,perchè la giocata di ieri è stata spettacolare come poche,perchè mi sono divertito un casino e mi sono trovato benissimo e un sacco di altre cose che non sto qui nemmeno a dire =D

Un grazie a...

Al portacenere di Saro,sempre "presente" dove c'era bisogno di lui.E puntualmente dimenticato dentro.
Ad Adriana,la ragazza di Davide,per aver pazientemente sopportato il suo ragazzo mentre dava di matto appresso al demone(mischina)
Al d20 di Angelo F. che si ribellava e di tanto in tanto(ogni 3 secondi circa)tirava fuori un bell'uno.Olè.
Al Paradise,che col suo supporto a base di salsiccia a reso tutto più "leggero".
Ai Blind Guardian che hanno scritto una canzone apposta e nemmeno lo sapevano.E poi dicono che non sono romantici;quella di ieri sembrava una serenata.


...mi sembra che ci siamo =) aggiungetene voi se ve le ricordate.Ora,pubblico l'estratto (con somma captatio benevolentie verso Khorne)

"Per volontà del dio supremo Khorne
Il cui nome ho invocato celebrandone la gloria
Egli comandò
Che io assalissi i miei nemici

Quando il comando di Khorne,
Il mio signore,giunse alle mie orecchie
Dalla Desolazione, partii,
Alla volta di Kislev marciai direttamente.

I Boiardi di Kislev
Contro di me schierarono i loro guerrieri
Ponendo resistenza in battaglia.

Afferrai nella mia mano la possente ascia,
L'arma donatami da Khorne,
Come un leone infuriai,
Li macellai come pecore
Con la mia temibile arma.

Non uno tra di essi fuggì.
Infilzai i lro corpi sui pali,Con i loro teschi coprii
L'altare di Khorne

Dal monolito di Gerterh Von Stahl,
Campione Consacrato di Khorne


"Non c'è salvezza dal Chaos"

<< Era passato tanto tempo da quanto quella frase, pronunciata quella sera, la morte d'innanzi, gli era stata rivolta come un monito, o forse come un incoraggiamento, lui non lo saprebbe dire con esattezza. E del resto, non era stata la prima volta, ne l'ultima, nella quale il Chaos era stato tirato in ballo... una risorsa estrema di potere, una malevolente e nauseante fonte di goduria, che infesta, assale, annega, pervade, senza più abbandonare...
E oggi, oggi si era ritrovato dalla parte opposta, ora era stato lui il "saggio", era stato lui a dirlo a qualcun altro; e mai, e dico mai in vita sua, parole erano state maggiormente profetiche. Perdere la vita è una tragedia, ma perdere l'anima è ancora peggio.
E a riscuotere, questa volta, era stato il dio del Piacere. >>

Eccomi qui, ho riportato alcuni pensieri che pervadono la mente del druco prima di addormentarsi, alla luce della recentissama giocata (e sono le 3 e mezza e abbiamo finito di giocare 2 ore fa circa^^). Devo dire che, ripensando a ciò che è successo dopo al povero barone, la succitata frase ci sta davvero a pennello, come il cacio sui maccherroni, come un'ascia nanica nelle mani di un nano, e come una palla di fuoco castata su di un alto elfo :D

1.12.2007

Dal Sacro Tomo...

Mi sento in dovere di fare una breve introduzione;questo blog è lo "sfogo" di una giocata,la Skias Oneros, in ambientazione Warhammer.Si tratta dunque di una zona franca,in cui pg e master possono confrontarsi sugli accadimenti,esprimere le loro impressioni ed i loro dubbi sul gioco e sulle regole,postare i loro riassunti,i loro bg e i loro estratti dal gioco, ma vi sarà anche una "sezione" dedicata alle cavolate dette in game =D ovvero a tutti quegli strafalcioni e alle situazioni divertenti che il gioco implica.Sebbene sia un blog principalmente costruito per "noi",nessuno si senta inibito dal poter commentare; ogni voce è ben accetta.

Inserirò anche una serie di citazioni,estratti,aneddoti dal libro di Warhammer per gettare qui e li qualche sprazzo di mondo e di ambientazione e intitolerò questi post "Dal Sacro Tomo..." .
Oggi ho pensato a uno che potrebbe fare molto piacere ad Alèxander,che ha lavorato su questo blog in una notte ^^


"...Io ti osservo,vedo l' odio nei tuoi occhi,ben mascherato dietro i tuoi modi cortesi. Io ascolto. Conosco la terrificante oscurità che si nasconde dietro le tue ben architettate bugie. Io ti attendo ai confini della follia. Io assaggio il dolore della tua mente,lo spasmodico desiderio della fine di questa sciarada. Io abito gli negli oscuri pozzi della tua anima. Nelle ombre favorisco la venuta del mio tempo. Aspetto pazientemente che tu apra gli occhi e realizzi che è solo per la mia volontà che tu respiri. Perché io sono Tzeentch e tu sei il burattino che danza al ritmo della mia musica..."

1.11.2007

Prede nell'arena

Catturati da mesi, trattati come delle bestie questo è il nostro destino. Insano divertimento per il pubblico e per il Barone Nusmenor, cibo per le sue bestie questo è il destino dei gladiatori nell'arena.
Trascorrono mesi, le lotte sono dure e per molti fatali. Ma si vocifera che ormai non vi è più divertimento così si è pensato bene di far giungere una grande attrattiva, si vocifera di un demone minore condotto qui per divertire il publico e metter fine alla vita delle prede e al gioco dell'arena. Le gabbie prima colme di prede si stanno svuotando, giorno dopo giorno si compie il lento massacro. Ormai restano ben poche prede nella nostra gabbia quando viene condotto a forza un orecchie a punta, un elfo etichettato come
"Il gioiellino".
E prima di poterlo conoscere si deve ancora combattere, sbattuti nell'arena con armi di fortuna fronteggiamo delle bestie immonde,
Mondred veterano dell'arena e beniamino del pubblico dà spettacolo, sfiniti ma ancora vivi vinciamo per il piacere di un pubblico urlante anche questa lotta. Tornati nella gabbia l'aria si fa più pensate, le voci si succeguono sempre più insistenti, anche le guardie sono agitate ma ostentato sicurezza, a un giorno di viaggio un demone sta per giungere nell'arena. Non c'è tempo da perdere, un demone è un avversiario fuori dalla portata di chiunque in quel luogo, significa fine certa.
Durante la notte
Mondred parla ai sopravvissuti di una fuga, accenna che è l'unica speranza e che morire fuggendo è di certo meglio che morire dilaniati dal demone, così si parla di una fuga, quando il momento sarà propizio, appena sarà possibile. Così cala di nuovo il silenzio nella cella buia. Qualche minuto di silenzio, al quale si alternano solo i lamenti di Kilrim giovane preda ormai consumato da un morbo e i pianti di Saari un tempo forse una bella donna adesso spinta alla pazzia come molti li nell'arena. Il sonno viene interrotto bruscamente da uno schioppo secco, che cui desta tutti improvvisamente, uno schianto contro il muro della nostra cella e delle voci che subito si alzano da fuori. Mondred è stato ucciso da una guardia, una schioppettata gli ha fatto saltare la testa, questo per aver pensato di fuggire. Un colpo secco e il veterano Mondred non c'è più. Senza fare troppe domande, senza neppure parlare fra noi torna un silenzio di tomba e la mattina il cadavere di Mondred non c'è più, ma quello di Kilrim prende il suo posto, anche il giovane non ha superato la notte, divorato dalla candrena al braccio mozzato durante una lotta.
Saari sempre più disperata ormai non reagisce a nulla, ma è un altro giorno, un altro giorno di lotte nell'arena mentre il demone si avvicina sempre più. Vengono chiamati dei gladiatori, altri dalla nostra cella ormai quasi vuota, si dice che oggi i nemici sono dei ragni, alcune prede non tornano più, altre tornano gravemente ferite, ma è il nostro turno di morire per divertire il pubblico.
Siamo nell'arena, abbiamo numerosi nemici contro,
Klaus resiste contro numerosi nemici, mentre l'elfo e Alexander fuggono per evitare di essere accerchiati, mentre il combattimento è al culmine, quando Klaus ormai giace al suolo travolto da numerosi ragni le voci da fuori si alzano il demone è giunto, la gente e le guardie sugli spalti non prestano più attenzione alla lotta. Le prede, ovvero noi riusciamo a vincere e veniamo ricondotti a forza nella nostra cella, Klaus in fin di vita viene portato di peso, e giunti nella cella l'ennesimo macabro spettacolo ad attenderci, Saari non ha retto e si è suicidata, capita spesso che l'arena renda la gente folle.
Ad attenderci un nuovo orecchie a punta, un curatore che sostituisce
Saari e che riesce a rimettere in sesto Klaus, l'elfo si scambia subito occhiate torbide col suo suo simile, ma come fa notare Alexander non è tempo di discutere. Le guardie sono concentrate al piano supeiore, il demone è giunto e deve dare grossi problemi a giudicare dai rumori di battaglia.
E' il momenti di fuggire, un ombra evocata da
Alexander e Klaus prendono il corpo acefalo di Saari e usandolo come ariete abbattono le sbarre, fanno lo stesso con le altre gabbie e poi si separano, mentre il tetto scricchiola e inizia a crollare recuperano qualche arma e salgono al piano superiore, mentre sotto dei crolli distruggono tutto. Al piano superiore, si riforniscono di qualche arma dopo aver ucciso una guardia e poi Alexander spinto da chissà quale follia distruttiva fa saltare il deposito armi uccidendo numerosi gladiatori al piano inferiore, tutti scappano verso la salvezza. Ma a sbarrargli la strada lungo un corridoio due guardie stranamente non impegnate a contenere il demone.
Il gioco nell'arena si avvia al termine, sia per le prede che per le guardie. Il malsano divertimento del pubblico e del
Barone ha portato alla tragedia.

E' solo un abbozzo sia chiaro... è per dare un idea di come verrà il Blog.